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Emozioni, mostre di fiori, eventi e magia

Emozioni, mostre di fiori, eventi e magia

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Come ci si diverte a coltivare

Dal vivaio di Casaleggio Boiro al vivaio di Serravalle Scrivia

Pianta, irriga, pota e osserva!

Le Hydrangea Annabelle, i Malus da bacca, i salici ed i noccioli contorti, rigogliosi nel terreno della Cascina Briscotta a Casaleggio crescevano, ma finalmente avevamo un nuovo terreno dove poter coltivare le piante in vaso a Serravalle.

E’ cominciata così la storia di un vivaio dove lo spazio era sempre poco e l’acqua anche. Ogni volta un pezzo in più, una piccola serra, un grande tunnel, collaboratori che ci aiutavano e Stefano terrorizzato, quando guardando gli spazi disponibili dicevo “aggiungiamo una zona”.

Le persone venivano a trovarci curiose perché qui c’erano piante che altrove non avevano mai visto, poi, però, c’era anche qualche pidocchio e contenta gli spiegavo come gestirli con microrganismi e coccinelle.

Che strano questo luogo dove piante, animali e persone cercavano di conoscersi e di far conoscere il fantastico mondo della natura.

E’ inziata così un’avventura durata 10 anni in cui abbiamo affiancato alla realizzazione dei giardini la strada delle mostre di giardinaggio e degli eventi in vivaio.

Che emozione il nostro primo Masino!

Qualche pianta, lo steccato, il pannello di salici intrecciati, una piccola accogliente pergola, un piccolo angolo che parlava di noi nella mostra che per anni avevamo visitato ammirando questi splendidi stand dove si poteva scorgere la passione negli occhi di ogni singolo vivaista.

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La pioggia che si alternava al sole, le amicizie che si intrecciavano sotto un ombrellone o davanti ad una pianta che ti mancava, perché è quello che poi succede, sembra sempre che ti manchi un rampicante, un’erbacea nuova, un’ortensia che avevi visto solo nei libri, come puoi farne a meno?

E i libri? Tutti gli anni la nostra vicina Valentina della Libreria della Natura aveva novità meravigliose e non si poteva resistere, bisognava assolutamente arricchire la nostra libreria con libri che profumavano di fiori.

Intanto, arrivava l’estate e mentre le famiglie “normali” prenotavano vacanze al mare o in montagna, noi trascinavamo i nostri bambini in itinerari, dove era d’obbligo visitare tre o quattro vivai distanti centinaia di chilometri fra loro inframmezzati da splendidi giardini.

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Il divertimento era ovunque: giochi, animali o conchiglie, mentre noi ci riempivamo gli occhi di meraviglie vegetali. Era un po’ come una caccia al tesoro, noi scoprivamo foglie mai viste, loro si inventavano modi nuovi per divertirsi.

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A casa poi divennero i protagonisti dei nostri “Coccinella Days”, giornate dedicate a raccontare il mondo degli insetti antagonisti ad adulti e bambini. In quelle occasioni avevamo avuto anche la fortuna di avere come ospite Paolo Parlamento, conosciuto in occasione delle mostre di fiori.

Maestro che insegnava con allegria ai bambini la costruzione di bellissimi Hotel per insetti, curiosi manufatti utili ad ospitare api solitarie e coccinelle.

Quanta gioia, quanti incontri, tutto intorno ad un piccolo vivaio che richiedava tanta energia, ma, ricambiava con la sua bellezza.

Le stagioni si alternavano e dopo le fiere d’autunno ecco arrivare le prime gelate ed il profumo del Natale.

Potevamo rimanere con le mani in mano? Cosa avrebbe detto Babbo Natale?

Ecco allora si cominciava a frugare fra gli scarti delle potature, si raccoglievano bacche e pigne, si tagliavano rami da intrecciare e cominciava l’allestimento.

Dicembre il mese della brina e del gelo, il mese del Natale e della famiglia.

Presto presto come formichine al lavoro tutti in vivaio facevamo la nostra parte ed allestivamo il giardino, la casa ed ogni angolo pronti ad accogliere chi volesse condividere con noi un po’ di magia.

Quanta meraviglia inondava la nostra oasi incantata, tanto che un’altra grande amica venne a trovarci, Margherita Lombardi che con il fotografo Matteo Carassale confezionò un fantastico articolo dedicato al nostro Natale.

Era il 2014 e quando uscì Gardenia di dicembre ecco di nuovo l’emozione inondarci il cuore.

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Dopo tante gioie, dopo tante emozioni ci accorgemmo che era tempo di evolvere ancora, complice l’adolescenza dei nostri figli.

Le richieste per la progettazione e la realizzazione dei giardini, stavano diventando qualcosa di diverso, qualcosa dove investire tutta la nostra creatività e le nostre capacità maturate in anni di studio e sperimentazioni, di collaborazioni con professionisti, di errori e correzioni, di viaggi.

Che fare allora? La testa diceva una cosa, il cuore ne diceva un’altra ma in tutto questo trambusto arrivò il 2020 con tutta la sua forza devastante e trasformatrice.

Era arrivato il momento di cambiare qualcosa.

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